CV-Italiano - PaoloBellavite14

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CV-Italiano

CURRICULUM
 
L’attività di Paolo Bellavite  è sempre stata quella della ricerca e dell’insegnamento nella Medicina, con ampi interessi che vanno dal laboratorio alla clinica, dalla biologia molecolare alle basi scientifiche delle medicine complementari (in particolare omeopatia, fitoterapia e agopuntura), dalle teorie dei sistemi dinamici e della complessità all’epistemologia e bioetica.
 
Ha iniziato l’attività di ricerca biomedica in ambito universitario nel 1976 (Prima all’Università di Trieste, dal 1980 all’Università di Verona), dal 1984 è stato chiamato come professore di ruolo di Patologia Generale. I suoi filoni di ricerca sono stati sin dall’inizio gli aspetti cellulari, molecolari e farmacologici dell’immunopatologia e dell'infiammazione con particolare riguardo ai radicali liberi e ai fagociti (neutrofili e macrofagi), poi anche alle piastrine e ai leucociti basofili. Ha messo a punto molte tecniche di laboratorio basate sulle misure spettrofotometriche. Dal 1989 ha affrontato il nuovo campo della medicina complementare integrando le conoscenze di laboratorio (dalle ricerche su cellule “in vitro” alla biologia molecolare) con quelle cliniche (mediante lo svolgimento di studi epidemiologici osservazionali) e affrontando in particolare lo studio degli aspetti scientifici dell’omeopatia. Si è occupato anche di bioetica, storia della medicina e sistemi complessi, conseguendo risultati che oggi collocano il suo gruppo in posizione di leader a livello internazionale. Ad esempio, nel 2002 ha tenuto la relazione introduttiva al Congresso della FNOMCeO, nel 2012 è stato chiamato a presiedere il XXVI congresso internazionale dell’International Research Group on Ultra Low Loses and High Dilution effects, nel 2015 è stato invitato tra i relatori al World Homeopathic Summit tenutosi a Mumbai e al Congresso mondiale della LIGA Medicorum Homeopatica Internationalis tenutosi a Rio de Janeiro. Nel 2016 è stato relatore su invito al congresso dell’European Committee of Homeopathy tenutosia Vienna., nel 2017 è stato invitato come relatore al congresso mondiale di CAM a Cartagena. Ha coordinato un progetto di ricerca internazionale nel capo dell’immunofarmacologia dello zinco. È tra i fondatori dell'Osservatorio per le Medicine Complementari, prima iniziativa del genere in Italia da lui promossa nel 1997 e recepita dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dall’Università di Verona nel 2000 (Facoltà di Medicina e Istituto di Chimica e Microscopia Clinica).

William Harvey (1578-1657) demonstrating to Charles I his theory of the circulation of the blood
Robert Hannah (1812-1909), Olio su tela, 1848
Si vede come i grandi attori del progresso scientifico godessero di fama e ammirazione presso i governanti. Harvey illuminato e sorgente di luce simboleggia la scienza che conquista una posizione nuova, autonoma e per certi versi al di sopra del potere politico.


Insegna anche Patologia Generale presso l’Università di Ngozi (Burundi) nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale.

È stato consigliere di amministrazione dell’ESU (Ente Regionale di Diritto allo Studio, Università di Verona) dal 1985 al 1988. È’ stato consigliere di Amministrazione dell’Università di Verona fino all’ottobre 2012 in rappresentanza dei professori Associati della facoltà di Medicina.


I principali filoni di studio di Bellavite e collaboratori hanno riguardato gli aspetti molecolari e cellulari dell'infiammazione, con particolare riguardo a struttura, biochimica e funzione (normale e patologica) delle cellule del sangue: granulociti (neutrofili e basofili), monociti, piastine. Ha messo a punto numerosi micrometodi di laboratorio utilizzati in clinica (di cui due oggetto di brevetto); si occupa inoltre di nutraceutica e  degli approcci terapeutici complementari e in particolare dell’effetto di alte diluizioni di farmaci su modelli cellulari e murini.  

Si interessa di fisiopatologia dei sistemi complessi e ha publicato libri e monografie nel campo della Storia della Medicina e della Bioetica.

È tra i fondatori dell'Osservatorio per le Medicine Complementari (prima iniziativa in Italia attivata nel 2000 in collaborazione tra Ordine dei Medici e facoltà di Medicina) ed è stato referente per la Regione Veneto per tali problematiche.

ICARO (1947, part.) Henri Matisse (1869 – 1954)
Matisse dipinse questo quadro ormai settantenne, ma aveva un cuore giovane e sognatore. Il cielo rappresenta il desiderio ("de-sidera") di infinito ma il corpo opaco, nero si oppone. Eppure nel cuore arde l'amore per la realtà e per la Vita. Quel desiderio di totalità appagante che alberga nel cuore di tutti: credenti e non credenti, giusti e peccatori, uomini, donne e bambini di ogni razza cultura e fede. Siamo goffi e ci è difficile volare, ma il cuore ci conduce sempre verso le stelle. Secondo me Icaro è anche un simbolo delle scienze della Vita e della Salute: pur se realisticamente sappiamo che c'è un limite nel corpo e nella materia, il nostro lavoro di ricercatori e di clinici ci spinge a superarlo in continuazione.

Sempre convinto che l’Università debba essere il luogo privilegiato della libertà, della responsabilità e dell’innovazione, presupposti di una vera formazione delle giovani generazioni, dal 1990 Bellavite ha scelto di sviluppare un suo percorso autonomo e originale. Con l’obiettivo di integrare gli aspetti scientifici finora trascurati delle medicine complementari e sistemiche ha adottato le tecnologie più recenti di laboratorio e utilizzato approcci statistici rigorosi. Superando difficoltà dovute alla complessità e novità dell’argomento, nonché dovute alle “resistenze” del suo settore disciplinare, ha portato avanti un gruppo di ricerca giovandosi di collaborazioni in sede e all’estero.


Ha scritto o editato con altri autori 9 libri tra cui i principali sono : “Medicina Biodinamica” (Papirus Editora, Campinas, Br, 2000), The Emerging Science of Homeopathy” (North Atlantic Books, Berkeley, California 2002), “La Complessità in Medicina” (Tecniche Nuove, Milano, 2009), “Vaccini Sì, Oblighi no” (Edizioni Libreria Cortina Verona, 2017), “Vaccinazione antinfluenzale: che cosa dicono le prove scientifiche” (Giovanni Fioriti Editore, Roma). Ha curato i volumi “Le Medicine Complementari” (UTET-Periodici Scientifici, Torino 2000), “Il Simile in Medicina” (di L.J. Boyd, Edizioni Libreria Cortina, Verona 2001), “Il Dolore e la Medicina, alla Ricerca di Senso e di Cure” (Società Editrice Fiorentina, Firenze 2005), con prefazione dell’allora patriarca di Venezia Angelo Scola.
Ha pubblicato come autore principale, coautore, o curatore, oltre 300 lavori scientifici in extenso, di cui 157 riportati dalla banca-dati Pubmed-Medline. Ad oggi, i suoi lavori sono stati citati nella letteratura scientifica complessivamente 7114  volte, Dati Google Scholar.
*L’Indice di Hirsch è oggi riconosciuto come il principale indice dell’ importanza della produttività scientifica dell’autore, significa che 47 suoi lavori sono stati citati nella letteratura da almeno altre 47 publicazioni scientifiche.

Dopo oltre 20 anni i fatti, vale a dire per un ricercatore i risultati degli esperimenti, hanno confermato la validità del campo di ricerca ed ora il suo gruppo costituisce un riferimento autorevole a livello internazionale.
Ad esempio, Bellavite è stato chiamato a presiedere il XXVI congresso internazionale dell’International Research Group on Ultra Low Loses and High Dilution Effects svoltosi nel settembre 2012. Nel campo emergente della nutraceutica ha pubblicato degli studi sperimentali sulla quercetina e una rassegna su “Critical Reviews in Food Science and Nutrition” (fattore di impatto 4.789) intitolata Effects of Dietary Components on Cancer of the Digestive System”.
Bellavite e il suo gruppo hanno dato un impulso fondamentale alla ricerca sulle basi molecolari della azione dei rimedi omeopatici, dinostrando con molti lavori scientifici pubblicati su riviste "peer-review" che i rimedi omeopatici (Gelsemium sempervirens, Arnica montana, Drosera rotundifolia) modulano l'espressione genica delle cellule in sistemi di laboratorio.
È autore di oltre 300  pubblicazioni in extenso (di cui più della metà recensite su Pubmed) e di vari  libri di cui uno pubblicato negli Stati Uniti ed un altro è stato  pubblicato in Brasile. Ha curato un testo di Bioetica intitolato “Il Dolore e la Medicina, alla ricerca di senso e di cure” (Società Editrice Fiorentina, Firenze, 2005). L’ultimo testo pubblicato è “La Complessità in Medicina” (Tecniche Nuove, Milano 2009), che presenta una rivisitazione dei concetti di base della Patologia Generale sotto un’ottica sistemica e dinamica.

 
E’ stato consigliere di amministrazione dell’ESU (Ente Regionale di Diritto allo Studio, Università di Verona) dal 1985 al 1988. Nel 2012 è stato consigliere di Amministrazione dell’Università di Verona come rappresentante di professori Associati della Facoltà di Medicina. Ha partecipato alla Commissione Ministeriale per i Farmaci omeopatici e al tavolo Tecnico della Conferenza Stato-Regioni sulle Medicine Complementari. Bellavite ha fatto parte della Commissione ministeriale per la regolamentazione dei medicinali omeopatici e del tavolo di confronto Stato-Regioni sui requisiti di accreditamento delle Scuole di medicine complementari (come rappresentante della Regione Veneto).
 

In tempi ancora più recenti (dal 2017) Bellavite ha affrontato dal punto di vista scientifico anche il tema dell’efficacia e meccanismi d’azione delle vaccinazioni, scrivendo un testo, vari lavori tecnici e svolgendo, su invito, una relazione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato.
Ccon l'avvento della mpandemia COVID-19, Bellavite come tanti ricercatori si è dedicato alla ricerca di rimedi e ha rivalutato l'importanza dell'esperidina con una rassegna su prestigosa rivista internazionale e con un lavoro clinico fatto in collaborazione con altri. In quest'ultimo lavoro si è dimostrata l'importanza fondamentale della cura precoce a livello domiciliare con flavonoidi, indometacina, cardioaspirina e omeprazolo per prevenire la ospedalizzazione.
 
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