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William Harvey (1578-1657) demonstrating to Charles I his theory of the circulation of the blood
Robert Hannah (1812-1909), Olio su tela, 1848
Si vede come i grandi attori del progresso scientifico godessero di fama e ammirazione presso i governanti. Harvey illuminato e sorgente di luce simboleggia la scienza che conquista una posizione nuova, autonoma e per certi versi al di sopra del potere politico.
È stato consigliere di amministrazione dell’ESU (Ente Regionale di Diritto allo Studio, Università di Verona) dal 1985 al 1988. È’ stato consigliere di Amministrazione dell’Università di Verona fino all’ottobre 2012 in rappresentanza dei professori Associati della facoltà di Medicina.
I principali filoni di studio di Bellavite e collaboratori hanno riguardato gli aspetti molecolari e cellulari dell'infiammazione, con particolare riguardo a struttura, biochimica e funzione (normale e patologica) delle cellule del sangue: granulociti (neutrofili e basofili), monociti, piastine. Ha messo a punto numerosi micrometodi di laboratorio utilizzati in clinica (di cui due oggetto di brevetto); si occupa inoltre di nutraceutica e degli approcci terapeutici complementari e in particolare dell’effetto di alte diluizioni di farmaci su modelli cellulari e murini.
Si interessa di fisiopatologia dei sistemi complessi e ha publicato libri e monografie nel campo della Storia della Medicina e della Bioetica.
È tra i fondatori dell'Osservatorio per le Medicine Complementari (prima iniziativa in Italia attivata nel 2000 in collaborazione tra Ordine dei Medici e facoltà di Medicina) ed è stato referente per la Regione Veneto per tali problematiche.
ICARO (1947, part.) Henri Matisse (1869 – 1954)
Matisse dipinse questo quadro ormai settantenne, ma aveva un cuore giovane e sognatore. Il cielo rappresenta il desiderio ("de-sidera") di infinito ma il corpo opaco, nero si oppone. Eppure nel cuore arde l'amore per la realtà e per la Vita. Quel desiderio di totalità appagante che alberga nel cuore di tutti: credenti e non credenti, giusti e peccatori, uomini, donne e bambini di ogni razza cultura e fede. Siamo goffi e ci è difficile volare, ma il cuore ci conduce sempre verso le stelle. Secondo me Icaro è anche un simbolo delle scienze della Vita e della Salute: pur se realisticamente sappiamo che c'è un limite nel corpo e nella materia, il nostro lavoro di ricercatori e di clinici ci spinge a superarlo in continuazione.
Sempre convinto che l’Università debba essere il luogo privilegiato della libertà, della responsabilità e dell’innovazione, presupposti di una vera formazione delle giovani generazioni, dal 1990 Bellavite ha scelto di sviluppare un suo percorso autonomo e originale. Con l’obiettivo di integrare gli aspetti scientifici finora trascurati delle medicine complementari e sistemiche ha adottato le tecnologie più recenti di laboratorio e utilizzato approcci statistici rigorosi. Superando difficoltà dovute alla complessità e novità dell’argomento, nonché dovute alle “resistenze” del suo settore disciplinare, ha portato avanti un gruppo di ricerca giovandosi di collaborazioni in sede e all’estero.
Dopo oltre 20 anni i fatti, vale a dire per un ricercatore i risultati degli esperimenti, hanno confermato la validità del campo di ricerca ed ora il suo gruppo costituisce un riferimento autorevole a livello internazionale.
Ad esempio, Bellavite è stato chiamato a presiedere il XXVI congresso internazionale dell’International Research Group on Ultra Low Loses and High Dilution Effects svoltosi nel settembre 2012. Nel campo emergente della nutraceutica ha pubblicato degli studi sperimentali sulla quercetina e una rassegna su “Critical Reviews in Food Science and Nutrition” (fattore di impatto 4.789) intitolata Effects of Dietary Components on Cancer of the Digestive System”.
Bellavite e il suo gruppo hanno dato un impulso fondamentale alla ricerca sulle basi molecolari della azione dei rimedi omeopatici, dinostrando con molti lavori scientifici pubblicati su riviste "peer-review" che i rimedi omeopatici (Gelsemium sempervirens, Arnica montana, Drosera rotundifolia) modulano l'espressione genica delle cellule in sistemi di laboratorio.
È autore di oltre 300 pubblicazioni in extenso (di cui più della metà recensite su Pubmed) e di vari libri di cui uno pubblicato negli Stati Uniti ed un altro è stato pubblicato in Brasile. Ha curato un testo di Bioetica intitolato “Il Dolore e la Medicina, alla ricerca di senso e di cure” (Società Editrice Fiorentina, Firenze, 2005). L’ultimo testo pubblicato è “La Complessità in Medicina” (Tecniche Nuove, Milano 2009), che presenta una rivisitazione dei concetti di base della Patologia Generale sotto un’ottica sistemica e dinamica.